Un percorso virtuale attraverso le strade della ceramica artistica pugliese. Dalla pignata di
Cutrofiano alle maioliche di Laterza, dal pumo di Grottaglie al fischietto di Rutigliano.
È stato presentato questa mattina, presso il Museo della Stampa all’interno dell’ex Convitto
Palmieri, il progetto “Puglia Ceramica” promosso da Confartigianato Lecce e finanziato dal
bando TOOC “Transizione ecologica organismi culturali e creativi” del Ministero della Cultura e
previsto dal PNRR.
Il progetto, che vede come partner di rete il Polo Bibliomuseale di Lecce, prevede l’elaborazione di
itinerari digitali e videoclip inediti aventi per oggetto i Musei Pugliesi della Ceramica che saranno
fruibili su un unico portale web, con ricostruzioni virtuali e interattive, ideate per incuriosire e
coinvolgere gli utenti e anticipare le visite in presenza del pubblico negli spazi museali, con
particolare attenzione anche ai contenuti dedicati alle scolaresche.
«Abbiamo cercato di coniugare l’artigianato artistico con il valore della cultura – ha spiegato il
presidente regionale federazione artistico Confartigianato Puglia Antonio Colì -. La ceramica è una
attività secolare. Oggi i ceramisti non possono più fare a meno del territorio di appartenenza per una
logica di condivisone delle attività artigianali che svolgono un ruolo sociale. Che va preservato e
rivalorizzato. Il progetto prevede di creare una rete tra le città che sono dichiarate ufficialmente città
della ceramica in Puglia e che grazie al progetto si mettono in rete con una proposta turistica e
culturale che prevede collezioni, itinerari e percorsi».
Attraverso la creazione di un portale web, il visitatore potrà scoprire la storia, le tradizioni e la
produzione dell’arte ceramica pugliese. La homepage sarà una vera e propria stanza arredata e
allestita con alcuni degli oggetti caratterizzanti la storia delle Città della ceramica (Cutrofiano,
Grottaglie, Laterza, Rutigliano). Ogni oggetto sarà cliccabile e aprirà le porte a un nuovo percorso
ricco di storia, tradizione e informazioni utili.
Si partirà da 4 oggetti e percorsi collegati ai 4 musei delle città: lo “mbile” (recipiente per la
raccolta dell’acqua), o la “pignata” (contenitore per la cottura del cibo) per il Museo della
Ceramica di Cutrofiano; le “maioliche” per il Museo della Maiolica di Laterza; il “pumo”
(oggetto d’arredo) per il Museo della Ceramica di Grottaglie; il “fischietto” simbolo di festa per il
Museo del Fischietto in Terracotta di Rutigliano.
«Immaginare una proposta turistica di nicchia, come il caso delle ceramiche artistiche, credo sia la
strada giusta per il turismo di destinazione di cui si parla da tempo – ha spiegato il manager del
progetto Ettore Bambi -. È un progetto che avrà un ritorno anche sui produttori. Il portale apre alla
visita dei musei e alle collezioni ma è evidente che un turista che va a visitare il museo avrà anche
la curiosità di visitare di persona le botteghe dove si lavora la ceramica».
Ogni oggetto sarà un punto di accesso a un mini sito interno che conterrà video racconti,
informazioni, una gallery fotografica e le indicazioni per la raggiungibilità del museo di riferimento.
Inoltre sarà presente una pagina ad hoc “Feste, Riti e Tradizioni” dedicata ad alcuni degli eventi o
feste popolari che caratterizzano il territorio salentino come la “Festa delle Trombe” a Grottaglie, la
“Festa di Sant’Antonio Abate” a Rutigliano o la “Festa dei Campanelli” a Maglie.
Nei prossimi mesi il portale sarà arricchito con i contenuti e testi. Il sito web sarà presentato la
prossima primavera.
Alla conferenza stampa hanno preso parte il Direttore del Polo Bibliomuseale Luigi De Luca, i
sindaci dei comuni di Cutrofiano, Grottaglie, Tricase e l’assessore alla Cultura di San Pietro in
Lama.
«Questo portale va considerato come una vetrina, una porta da aprire per far conoscere il territorio –
ha sottolineato il segretario di Confartigianato Lecce Emanuela Aprile -. È un canale importante
per focalizzare l’attenzione sulle opere che ci rappresentano nel mondo. Gli utenti avranno così a
disposizione strumenti nuovi per scoprire il nostro artigianato di qualità. Sono i prodotti che devono
raccontare il territorio».