FORMAZIONI UFFICIALI: Il Lecce si schiera con un 4-2-3-1: Falcone – Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo – Coulibaly, Ramadani – Pierotti, Helgason, Morente – Krstović. All. Giampaolo. A disposizione: Früchtl, Samooja – Jean, Sala, Tiago Gabriel, Veiga – Berisha, Kaba, Pierret, Rafia – Banda, Burnete, Karlsson, N’Dri, Rebić.
All. Giampaolo
Il Venezia risponde con un 3-5-2 : Radu – Marcandalli, Idzes, Candé Zerbin, Perez, Nicolussi Caviglia, Busio, Carboni – Yeboah, Gytkjaer. All. Di Francesco. A disposizione: Grandi, Joronen – Haps, Sagrado, Sverko, Zampano – Conde, Bjarkason, Doumbia, Ellertsson – El Haddad, Fila, Oristanio.
All. Di Francesco
Ora di pranzo infuocato al Via Del Mare, il Lecce affronta il Venezia, scontro diretto che può determinare il destino di entrambe le squadre.
Lecce subito pericoloso con Ramadani: destro potente dal limite, manca la precisione e il centrocampista giallorosso non centra lo specchio della porta.
I Giallorossi sono partiti con un ritmo altissimo, grande verticalità. Nicolussi Caviglia è marcato a uomo da Helgason. Il Venezia è più attendista.
Il primo squillo del Venezia arriva al diciottesimo minuto, sugli sviluppi di un corner, Yeboah riceve al vertice destro dell’area, si accentra un po’ e tenta il mancino, palla altissima.
Al ventunesimo minuto Lecce vicino all’ 1-0. Sugli sviluppi della punizione, Baschirotto devia in modo sporco e sfiora il palo alla sinistra di Radu. Krstović sempre pericoloso. Gallo mette in mezzo un cross un po’ troppo profondo, l’attaccante giallorosso riesce comunque a svincolararsi tra due difensori del Venezia. Colpo di testa però da posizione difficile troppo alto.
Il Venezia risulta pericoloso con Yeboah. Cambio di gioco da destra a sinistra, Carboni serve Busio il quale a sua volta trova al limite Yeboah. Il numero 10 calcia forte col destro, ma non inquadra lo specchio della porta difesa da Falcone.
Partita dall’intensità davvero elevata, con tantissimi duelli in mezzo al campo. Al netto di un po’ di errori tecnici, un primo tempo che non annoia.
Inizio secondo tempo turbolento per il Lecce, autorete di Gallo. Punizione calciata da Zerbin, l’esterno giallorosso anticipa Gytkjaer ma con un tocco finisce nella porta leccese.
Lecce che prova a cambiare marcia.
Giampaolo effettua un triplice cambio.
Arriva il gol del pareggio 1-1.
Rete di Federico Baschirotto. Sugli sviluppi di un angolo dalla destra, battuto da Helgason, il capitano giallorosso stacca letteralmente in testa a Candé e gira in porta. Via del Mare che diventa una bolgia, tutto lo stadio incita la squadra a non mollare.
Falcone salva la sua porta, Berisha perde palla malamente sulla pressione di Nicolussi Caviglia, che arriva in area dove trova Fila pronto a superare il portiere avversario con un tunnel. Ottimo però Falcone a non farsi superare, salvando così il risultato.
Palo del Lecce, assist di Krstović per l’inserimento di N’Dri in area avversaria. Il numero 10 piazza col mancino interno ma la sua conclusione si stampa sul montante e finisce fuori.
Candé rischia, tocca col braccio sinistro all’interno dell’area del Venezia. Piccinini spiega la non punibilità dell’intervento, perciò nessun calcio di rigore per il Lecce.
Saranno 4 i minuti di recupero.
Le due squadre non mollano e tentano il tutto per tutto, non vogliono dividersi il bottino in palio.
Termina con un pareggio lo scontro salvezza di Lecce e Venezia, tra fischi e contestazioni per la società, contro Corvino e tutta la squadra che prosegue nel digiuno di vittorie.
di Maria Taccogna