Lecce (4-4-2): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Almqvist, Blin, Ramadani. Dorgu; Krstovic, Piccoli. A disposizione: Brancolini, Samooja, Rafia, Sansone, Oudin, Venuti, Gonzalez, Berisha, Banda, Esposito, Burnete, Pierotti, Touba. Allenatore: Luca Gotti.
Roma (4-3-3): Svilar; Karsdorp, Mancini, Ndicka, Angelino; Cristante, Paredes, Bove; Baldanzi, Lukaku, Zalewski. A disposizione: Rui Patricio, Boer, Huijsen, Smalling, Llorente, Celik, Sanches, Dybala, Aouar, Pisilli, Joao Gabriel, El Shaarawy. Allenatore: Daniele De Rossi.
Una partita molto bella e ben giocata dal Lecce, dopo i primi minuti di studio ed un tentativo di Baldanzi, il Lecce la fa da padrone. Prestazione maiuscola di Krstovic che offre a Piccoli un paio di occasioni ghiotte. Oggi l’attaccante ex atlantico è stato un pochino egoista ed il vantaggio meritato dai padroni di casa non è arrivato, sebbene già nel primo il Lecce meritava almeno un gol. Angelino sfiora il gol-beffa su punizione allo scadere della prima frazione. Nel secondo tempo è sempre il Lecce ad offrire gioco e spettacolo, Falcone si oppone ad un concreto tentativo dei capitolini, ma, sempre un ispirato Krstovic mette i compagni nelle condizioni di fare gol, su tutti Dorgu, quest’oggi esterno di centrocampo, che sbaglia da due passi. La partita finisce 0-0, ma il risultato va stretto ai salentini che hanno creato moltissimo. La Roma recrimina per un presunto rigore nella ripresa. Il Lecce è sulla strada giusta per la salvezza.