Formazioni ufficiali Lecce-Inter
Lecce: (4-3-3) Falcone, Gendrey, Baschirotto, Touba, Gallo, Blin, Ramadani, Rafia, Almqvist, Piccoli, Sansone.
All. Roberto D’Aversa
Inter: (3-5-2) Audero, Bisseck, de Vrij, Carlos Augusto, Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco, Lautaro, Sanchez.
All. Simone Inzaghi
Dura appena un quarto d’ora l’equilibrio in campo tra Lecce e la capolista Inter.
Le squadre si studiano ed i salentini appaiono concentrati e determinati verso il proprio obiettivo.
Al 3′ subito il primo cartellino giallo ai danni di Ramadani che strattona Bisseck
Al 7′ il Lecce accenna un piccolo pericolo con Almqvist che anticipa con il destro Dimarco ma finisce alto sopra la traversa
Al 15′ rete di Lautaro Martinez per imbucata di Asllani.
Al 30′ Rafia, prova a cercare Piccoli ma la difesa nerazzurra non si fa sorprendere
Al 32′ ci prova Gallo con il mancino, conclusione troppo decentrata
45+3 Termina 0 a 1 il primo tempo tra Lecce-Inter
Secondo tempo iniziato con qualche minuto di ritardo, l’arbitro Doveri, per un problema muscolare consegna il fischietto in mano a Baroni
Al 47′ Gallo consegna a Blin dalla sinistra che colpisce di testa sopra alla traversa
Al 54′ 0-2 Inter con Frattesi. Lautaro imbuca per Sanchez che di piatto sotto porta, insacca in rete
Al 56′ ancora Inter 0-3 in rete, doppietta di Lautaro Martinez servito da Frattesi
Lecce ormai al tappeto.
Al 67′ la chiude l’Inter con il 4-0 rete di De Vrij.
Altre occasioni per i neroazzurri ormai certi di portarsi a casa la vittoria.
Finisce così, con il risultato di 0 a 4 e senza recupero, Lecce Inter.
L’Inter, è la squadra più in forma del campionato, con sessantasei punti in classifica, con una partita ancora da recuperare si porta a più nove dalla Juventus.
Il Lecce rimane a ventiquattro punti, a più quattro dalla zona retrocessione.
A fine partita i giocatori sotto la curva, hanno avuto l’ennesimo incoraggiamento da parte dei sostenitori salentini.
Non sono sicuramente queste le partite da portare a casa ma nelle prossime tre, urge fare risultato per non sprofondare giù negli abissi, senza se e senza ma.
Di Maria Taccogna