Damiana Patrimia 03/03/2019
La chiesa di S. Maria della Croce, a Casaranello, sobborgo
di Casarano, probabilmente è la più antica della provincia
di Lecce; sulla datazione di questo tempio, che ha subìto
tante trasformazioni, ancora oggi si dibatte vivacemente,
ma non pochi ritengono che la costruzione risalga al
periodo paleocristiano anche perché essa possiede nell’area
presbiteriale un mosaico del V secolo d.C.
Tra la fine del milleduecento e gli inizi del milletrecento la
struttura venne rifatta a forme romaniche, ma anche queste
col passar del tempo vennero stravolte conservando ben poco.
Oggi, a ben osservare, ci accorgiamo che la tozza facciata
monocuspidale un tempio doveva apparire a due spioventi.
Un semplice portale, sovrastato da una lunetta priva di
immagine, e in asse con un rosoncino a otto raggi, nonché
due finestrelle, una per lato che illuminano le navate laterali
contraddistinguono il prospetto della chiesetta, che all’interno
è scompartita da tre navate, coperte da una volta a botte che in
antico, però, era a capriate lignee.
La maggiore nave comunica con ciascuna delle navi minori,
più basse e costruite nel XIV secolo, divise da pilastri che si
raccordano in ampie arcate.
La semplicità dall’ esterno di questa chiesa contrasta con la
ricchezza artistica dell’interno, ricco di mosaici, affreschi
e pitture. Al basso medioevo risale il mosaico a tessere
policrome nella volta della sacra costruzione, raffigurando
motivi geometrici che a volte iscrivono figure simboliche.
Si tratta di un’opera di notevole pregio, e sempre nella volta
furono raffigurati il Paradiso celeste e il Paradiso terrestre.
Al XIII secolo si assegnano gli affreschi della volta e della
navata centrale, opere che raffigurano quattro scene della
Passione di Cristo, ma in questo periodo altri affreschi vennero
realizzati, coprendo quelli precedenti. Pure di notevole valore
è il mosaico pavimentale, formato da tre file concentriche di
cerchi, una bianca tra due scure, affiancati gli uni agli altri e di
poco intersecanti.
Restando agli affreschi, al X/XI secolo appartengono quelli
che raffigurano la Madonna col Bambino Santa Barbara,
Santi greci, la Deesis col Cristo Pantocratore e scene della
Passione e Morte di Gesù. Nella volta a botte della navata
centrale appaiono affreschi del tardo Duecento, se non proprio
del secolo successivo , raffiguranti episodi della vita di S.
Caterina d’Alessandria e di S. Margherita d’Antiochia. La
volta col cielo stellato è sull’arcone del presbiterio.
Casarano vanta di aver dato alla Chiesa un Papa, ossia
Pietro Tomacelli (1354-1404) che proprio nella chiesetta di
Casaranello venne battezzato e che poi divenne Papa il 2
novembre 1389, dopo la morte di Urbano VI, prendendo il
nome di Bonifacio IX. Un’epigrafe del XV secolo per ricordare
che Pietro Tomacelli il quale era stato battezzato nella chiesa di
S. Maria della Croce, venne ivi collocata, ma essendo andata
in frantumi la lastra che la conteneva venne nuovamente
rifatta, conforme all’originale, dal Vescovo Antonio Sanfelice
di Nardò nel 1717.