Lecce apparentemente più prudente con Babacar in panchina schiera il 4-3-1-2 con Gabriel; Rispoli, Rossettini, Lucioni, Calderoni; Majer, Tachtsidis, Tabanelli; Mancosu; Farias, Falco.
Il Napoli di Carletto Ancelotti ed il suo 4-4-2 va in campo con Ospina; Malcuit, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Ruiz, Zielinski, Elmas, Insigne; Milik, Llorente.
Nei primi minuti le squadre si studiano ed al minuto sette Insigne spara alto da buona posizione: il Lecce concede pochissimo ai partenopei, anzi si inserisce Tabanelli all’occorrenza per creare scompiglio nella difesa ospite.
Nitida occasione per il Lecce, Farias stoppa alla grande su un lancio lungo, converge al limite dell’area e conclude a lato,Ospina è in traiettoria, ma, i giallorossi sono pericolosi.
Magia di Insigne al minuto ventidue: l’attaccante scalda le mani a Gabriel con un insidioso tiro a giro resinto in angolo.
Llorente va in gol al ventottesimo: intercetta una palla in area e non sbaglia, troppo buoni i leccesi sulla linea mediana e la formazione di Ancelotti ne approfitta, Lecce-Napoli 0-1.
Passano nove minuti e Tachtsidis tocca col braccio, con l’aiuto del Var, il direttore di gara assegna il rigore. Insigne va in gol al secondo tentativo (il primo, parato da Gabriel, viene fatto ripetere a norma di regolamento, poiché Gabriel si sarebbe mosso prima dell’esecuzione). Danno e beffa, i giocatori del Lecce sentono il colpo anche sul piano psicologico. Lecce-Napoli 0-2.
Si chiude il primo tempo tra i fischi del Via del Mare all’indirizzo dell’arbitro, soprattutto per la ripetizione del rigore da parte di Insigne che in prima battuta era stato parato da Gabriel.
Secondo tempo e Liverani cambia: dentro Petriccione al posto di Tachtsidis, reo di aver preso con un braccio una palla in un duello aereo.
Non cambia la musica, il Lecce gioca senza punta fissa e subisce il terzo gol di Fabian da fuori area dopo una ripartenza. 0-3, il Lecce subisce la portata tecnica dei napoletani. Di fronte ad un pubblico che si aggira intorno ai ventiduemila, la compagnia targata Ancelotti pare essere implacabile.
Il Lecce pressa e guadagna un rigore al cinquattottesimo ed i giallorossi guadagnano un rigore per fallo di Ospina su Farias. Mancosu dal dischetto non sbaglia, 1-3. Liverani richiama un Falco troppo solista e schiera Lapadula.
Pronto anche Benzar per rilevare Rispoli.
Ancelotti richiama Milik per Lozano tornando ad un assetto più difensivo. Fuori Elmas per Callejon. A nove minuti dal termine Llorente sfrutta una ribattuta di Gabriel e mette in cassaforte di massima sicurezza il risultato. 1-4, l’ingresso di Benzar ha, probabilmente, acuito i problemi dei giallorossi, non per la capacità volitiva del giocatore, ma, per l’insieme della manovra del Lecce.
Numero di Tabanelli in una reazione del Lecce, stop al volo in area su cross di Calderoni e tiro al volo che si stampa sul palo. Il Napoli richiama Llorente per l’ex Luperto.
Il Lecce soccombe contro il Napoli, in una sfida tutta sudista, dove, forse, l’episodio del rigore reiterato ha danneggiato i giallorossi in un momento delicato della gara. Sorprende l’assenza di attaccanti dal primo minuto e l’ingresso di Lapadula non è parso all’altezza di una eventuale riscossa.