Damiana Patrimia 30/05/2018
LECCE – Si è svolta presso la sede del Centro Antiviolenza “Renata Fonte” di Lecce
la conferenza stampa di presentazione della “Festa della Legalità Premio
Centro Antiviolenza Renata Fonte” organizzata dall’Associazione “Donne
Insieme” – Centro Antiviolenza “Renata Fonte”, ideata e fortemente voluta sin dal
1998 dal Procuratore Nazionale Antimafia Piero Luigi Vigna.
“Quest’anno la Manifestazione cade nel ventennale della nascita del Centro
Antiviolenza “Renata Fonte” e sarà dedicata alla figura di Vigna – commenta la
presidente Maria Luisa Toto (nel riquadro) – siamo onorate, per l’occasione, ad
avere con noi come nostra ospite la moglie, signora Silvia Badini, a cui il
Procuratore Cataldo Motta consegnerà una targa in ricordo del compianto marito.
Sarà la <giornata degli abbracci> così come definita dalla signora Badini”.
Nel corso della conferenza stampa sono stati resi noti i nomi dei premiati di questa
edizione, personalità di alto spessore nel mondo della giustizia e nel panorama
nazionale del contrasto alla violenza di genere.
E quindi, a ricevere il prestigioso premio saranno:
Maura MISITI, demografa e ricercatrice CNR; consegna il premio
Simona Lanzoni vice presidente Fondazione Pangea e membro GREVIO,
Consiglio d’Europa;
Serena DANDINI, autrice e conduttrice tv italiana; consegna il premio
Vittoria Tola, presidente nazionale UDI;
Fabio ROIA, presidente di Sezione presso il Tribunale di Milano,
consegna il premio il Procuratore Antonio De Donno.
Saranno conferiti anche gli attestati all’istituto comprensivo “Teresa
Sarti” di Campi Salentina; istituto comprensivo “Giuseppe
Zimbalo” di Carmiano; scuola secondaria di primo Grado “F.
Cezzi” di Novoli; istituto comprensivo statale di Squinzano, istituto
comprensivo “Professore Giuseppe Costantino Soz” Polo 1; istituto
comprensivo Polo 2 “Tito Schipa” di Trepuzzi; istituto comprensivo Polo 1 di
Veglie (Istituti aderenti al Progetto “Presidi di Legalità”); 2° Circolo Didattico
“Edmondo De Amicis” di Lecce.
Consegnerà gli attestati il Dottor Francesco Mandoi, Sostituto Procuratore
presso la Procura Nazionale Antimafia.
“Una giornata di sensibilizzazione pubblica – continua la presidente Toto – volta a
rilanciare concetti attraversati sia negli incontri con i ragazzi delle scuole, sia nelle
attività di formazione rivolte ai professionisti del settore, che nei convegni rivolti
alla cittadinanza. Concetti quali la tolleranza, la solidarietà, il rispetto delle
differenze contro ogni forma di abuso e discriminazione, contenuti espressi come
una spinta a riflettere sulla necessità di un’etica del diritto nei comportamenti
quotidiani, della maturazione del rispetto come valore costruttivo del vivere civile,
voci di lotta alla mafia, alle devianze e alle prevaricazioni come vero nemico da
battere dentro e fuori sé stessi”.
L’Associazione Donne Insieme, nel 1998, dà vita al Centro Antiviolenza;
intitolandolo a Renata Fonte abbiamo inteso riscattare il suo diritto alla memoria
storica attraverso l’impegno quotidiano in difesa delle donne.
“Dal fortunato incontro con il procuratore Vigna, straordinario precursore dei
tempi, nascono le prime indicazioni su come strutturare il Centro Antiviolenza, in
termini di prevenzione e contrasto di ogni forma di abuso e violenza. Indicazioni
che nel corso di questi vent’anni hanno costituito il punto di riferimento del nostro
operare e che, come una sorta di patto spirituale, abbiamo cercato di non
disattendere mai. Si può fare una buona azione di prevenzione quanto più giovani
sono gli ambiti d’intervento, e quindi le nuove generazioni; qui assume un ruolo di
grande rilevanza e importanza l’ingresso nelle Scuole di ogni ordine e grado.
In termini di azione di contrasto al fenomeno della violenza di genere, per esempio
con la testimonianza in giudizio: essere al fianco delle donne, essere la loro voce,
tenerle per mano nel lungo e doloroso percorso giudiziario, partendo dall’idea che
non possa esserci legalità senza solidarietà dacché insieme danno vita ad un
progetto grande ed ambizioso, il rispetto della Dignità Umana. In questa azione,
tra l’altro, è palmare l’intento di combattere l’odiosa piaga dell’omertà,
ampiamente rintracciata nel fenomeno mafioso ma non sufficientemente
riconosciuta nella questione femminile” conclude Maria Luisa Toto.
Il Centro è afferente alla Rete Nazionale Antiviolenza del Dipartimento Pari
Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è inserito nella mappatura
del Numero Verde Nazionale Antiviolenza 1522 e nell’Osservatorio Nazionale per
l’Educazione alle Differenze del MIUR.